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sabato 26 maggio 2012

Inps: accertamento invalidità.

Volete sapere l'ultima sul modo di lavorare della sanità pubblica?
Allora, qualche mese fa ci siamo presentati col bambino alla visita per la revisione dell'ivalidità civile, presentando tutta la documentazione aggiornata, quindi anche l'ultima diagnosi di Autismo che conferma le altre tre diagnosi precedenti (contrassegnata dai codici internazionali ICD-10: f84.0  ICD-9 299.00 che servono a distinguere le varie patologie). Durante il colloquio ci è sembrato di essere stati chiari, anzi la commissione che presenziava si è dimostrata molto sensibile riguardo al problema dell'Autismo. Arrivo al punto, dopo qualche settimana ci arriva la risposta a casa e abbiamo subito notato che avevano riportato la stessa identica diagnosi "vecchia" del 2009, senza prendere in cosiderazione la recente diagnosi di Autismo, che come diagnosi ultima e definitiva si sostituisce alla precedente, ma la cosa più scandalosa è che gli è stato attribuito un codice ICD-9 che non corrisponde a nessuna delle diagnosi fatte fino ad ora! Ci siamo chiesti da dove avessero potuto tirare fuori quel codice che identifica il "ritardo mentale grave", mai diagnosticato a nostro figlio! Decidiamo così di andare a chiedere spiegazioni e indovinate cosa hanno avuto il coraggio di risponderci? che la colpa era del terminale che non disponeva di un codice equivalente all'Autismo! che assurdità!!! i codici internazionali sono tali proprio perché sono gli stessi utilizzati nella maggior parte dei paesi, sono nati allo scopo di evitare interpretazioni errate come questa, e l'Autismo è contemplato eccome, essendo una patologia riconosciuta come qualsiasi altra! Inoltre, ci hanno pure detto che non c'è modo di modificarla fino al 2017! Meno male però che noi questi famosi codici li abbiamo trovati eccome, anche i medici di Bologna e di Pisa li hanno trovati...a volte succedono cose strane, misteriose, adesso neanche dei computer ci si può fidare più.....

martedì 1 maggio 2012

Seguiteci!

Ovviamente quello quì espresso è il punto di vista particolare di un genitore di un bambino autistico che vive a Forlì, quindi è chiaro che il mio parere personale può non essere condiviso e che ci siano persone che vivono situazioni diverse dalle mie. Allora, sarebbe utile confrontarsi per dare una visione più ampia possibile sull'Autismo e i disturbi dello spettro autistico (ASD), perché la giusta informazione e la solidarietà interpersonale sono fondamentali per affrontare questi problemi.